Banche in guerra, la finanza degli armamenti
Sempre più spesso il dibattito pubblico lascia spazio alla convinzione che quelli attuali siano tempi di pace. La verità è che di guerre ce ne sono fin troppe in ogni parte del globo, solo che da qui - dall'Occidente industrializzato e progressista - siamo abituati a guardare ad eventi del genere con una certa dose di distacco e disinteresse. Epppure, nella maggior parte dei casi, si tratta di dinamiche che ci riguardano molto da vicino. Come? Le armi utilizzate per i conflitti in corso, spesso e volentieri, vengono fornite proprio dai Paesi sedicenti 'in pace', tra cui l'Italia, e finanziate dalle banche a cui i cittadini affidano i loro risparmi. A sollevare la questione un articolo di Francesco Bevilacqua comparso sul Cambiamento.it del 26 gennaio 2011:
"Siamo abituati a considerare i conflitti globali come un problema grave ma lontano da noi. Forse non immaginiamo, però, che spesso le armi con cui queste guerre si combattono sono finanziate dagli istituti di credito a cui affidiamo i nostri risparmi. Per prenderne coscienza cominciamo dalla lista nera delle banche italiane coinvolte nel mercato degli armamenti". Continua a leggere...
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